Questa ricetta l'ho sia trascritta fedelmente dal libro dell'Artusi (la scienza in cucina e l'arte di mangiare bene), che realizzata fedelmente.
A me è piaciuta molto, consistente e aromatica.
Penso che la rifarò e la includerò nei miei cesti natalizi con prodotti culinari da me cucinati.
Aranci, 12.
Un limone di giardino.
Zucchero bianco fino, quanto è il peso degli aranci.
Acqua metà il peso degli aranci.
Rhum genuino quattro cucchiaiate.
Con le punte di una forchetta bucate tutta la scorza degli aranci, poi teneteli in molle per tre giorni cambiando l'acqua sera e mattina. Il quarto giorno tagliateli a metà ed ogni metà a filetti grossi mezzo centimetro circa, gettando via i semi. Pesateli e solo allora regolatevi per lo zucchero e per l'acqua nelle proporzioni indicate. Metteteli al fuoco da prima colla sola acqua e dopo 10 minuti di bollitura aggiungete il limone tagliato come gli aranci. Subito dopo versate lo zucchero e rimestate continuamente finché il liquido non avrà ripreso il forte bollore, perché altrimenti lo zucchero precipita al fondo e potrebbe attaccarsi alla cazzaruola. Per cogliere il. punto della cottura, versatene a quando a quando qualche goccia su di un piatto, soffiateci sopra e se stenta a scorrere levatela subito. Aspettate che sia tiepida per aggiungere il rhum e versatela nei vasi come tutte le altre conserve di frutta, avvertendovi che questa ha il merito di possedere una virtù stomatica. Del limone si può fare anche a meno.