La food blogger

Ciao a tutti! Mi chiamo Paola Brunetti e sono felicissima di darvi il benvenuto nel mio angolo virtuale dedicato alla cucina. Sono marchigiana e fin da piccolina ho avuto la fortuna di trascorrere ore in cucina con la mia mamma, che mi ha trasmesso non solo l'amore per il cibo, ma anche il piacere di condividere momenti speciali attorno a un buon piatto. La mia avventura culinaria è iniziata quando avevo solo dodici anni, quando ho comprato il mio primo libro di cucina – un tesoro che custodisco gelosamente! Le pagine logore raccontano storie di ricette provate e riprovate, di esperimenti culinari e di tanti piccoli successi. Ogni piatto che preparo porta con sé un pezzetto di me, delle mie radici e di quella tradizione che vorrei condividere con voi, In questo blog troverete ricette creative e semplici, perfette per chi, come me, ama sperimentare in cucina pur mantenendo un occhio alla praticità. Che si tratti di un antipasto sfizioso, un primo piatto avvolgente o un dolce goloso, il mio obiettivo è ispirarvi a cucinare con passione e gioia. Non vedo l'ora di condividere con voi tante idee gustose e di sentire le vostre impressioni sulle ricette! Iniziamo insieme questo viaggio delizioso nel mondo della cucina. Buona cucina a tutti!

Fave dei morti



Uno dei dolci più diffusi nelle tradizioni legate al giorno dei morti è sicuramente la “fava dei morti”


Dal punto di vista degli ingredienti, è un dolce relativamente semplice: è fatto di pasta di mandorle, di forma schiacciata (quadrata o circolare) a volte colorato (queste ultime caratteristiche variano a seconda delle località).L'origine di questo dolce è legata all'usanza vecchia di secoli, per lo meno in alcune zone d'Italia, di consumare fave nelle “merende” che si tenevano tra i parenti del defunto immediatamente dopo il funerale.
Secondo una tradizione antichissima, le fave costituivano un mezzo di comunicazione diretto tra l'Ade - il mondo dei morti, collocato fisicamente nelle profondità terrestri - ed il mondo dei vivi. Ciò è probabilmente spiegabile con il colore del fiore, che è bianco maculato di nero. Il nero, simbolo del mistero, è molto raro tra i vegetali. Le macchie, inoltre, sembra che siano disposte a forma di "tau" greca, la prima lettera di "tanatos", che significa morte. Erano considerate in grado di trasferire negli esseri viventi le anime dei morti: per questo motivo - per la loro facoltà di costituire, cioè, il tramite tra i defunti ed i vivi - esse erano presenti nelle cerimonie funebri in Grecia, in Egitto, a Roma e perfino in India ed in Perù.In questo modo le “fave dei morti” costituivano una sorta di inconsapevole comunione tra vivi e defunti e quasi uno scambio materiale tra mondo terreno e regno dei morti. Tratto da http://www.gennarino.org/


La ricetta che ho appena fatto a casa io l'ho presa da http://www.ricettepercucinare.com/


Ingredienti


200 gr di mandorle

250 gr di zucchero

120 gr di farina bianca

mezza bustina di cannella

 una noce di burro o strutto

due uova

 una scorza di limone





Preparazione:


 
Tostare le mandorle in forno, quindi pestarle finemente insieme con lo zucchero fino e passandole più volte al setaccio. unire questa polvere con la farina e formare sulla spianatoia una fontana entro la quale versare l'uovo sbattuto, il burro e lo strutto fuso, la cannella in polvere e la scorza grattata di mezzo limone. impastare a lungo per amalgamare bene tutti gli ingredienti, quindi formare tanti cilindri poco più grandi di un pollice e tagliarli a pezzi lunghi 4-5 cm. schiacciare successivamente questi cilindri e formare degli ovali simili a grosse fave alte mezzo centimetro circa, disporli in una teglia unta sul fondo con burro o strutto e metterla al forno non molto caldo (140°) per una mezz'ora circa, fino a quando non saranno imbionditi. le fave dei morti diventeranno belle croccanti e potranno essere conservate anche a lungo, in un vaso di vetro chiuso. le fave, come legumi, fin dal tempo degli etruschi e dei romani erano un cibo usato nei banchetti in onore dei defunti, perché considerato alimento di espiazione

Sono dispiaciuta e arrabbiata di vedere le mie ricette in giro nel web, copiate pari pari...Basta!

Sono dispiaciuta e arrabbiata di vedere le mie ricette in giro nel web, copiate pari pari...Basta!
E' espressamente vietato riprodurre (eccetto che per uso privato e non commerciale), pubblicare, trasmettere, distribuire, mostrare, muovere, cancellare, aggiungere, modificare, vendere il materiale contenuto in questo sito o parte di esso. E' altresì espressamente vietato usare o mostrare il materiale contenuto in questo sito internet e stabilire un link alle pagine interne o al materiale contenuto in questo sito in altri siti internet senza citare la fonte e senza previo permesso della titolare.