La food blogger

Ciao a tutti! Mi chiamo Paola Brunetti e sono felicissima di darvi il benvenuto nel mio angolo virtuale dedicato alla cucina. Sono marchigiana e fin da piccolina ho avuto la fortuna di trascorrere ore in cucina con la mia mamma, che mi ha trasmesso non solo l'amore per il cibo, ma anche il piacere di condividere momenti speciali attorno a un buon piatto. La mia avventura culinaria è iniziata quando avevo solo dodici anni, quando ho comprato il mio primo libro di cucina – un tesoro che custodisco gelosamente! Le pagine logore raccontano storie di ricette provate e riprovate, di esperimenti culinari e di tanti piccoli successi. Ogni piatto che preparo porta con sé un pezzetto di me, delle mie radici e di quella tradizione che vorrei condividere con voi, In questo blog troverete ricette creative e semplici, perfette per chi, come me, ama sperimentare in cucina pur mantenendo un occhio alla praticità. Che si tratti di un antipasto sfizioso, un primo piatto avvolgente o un dolce goloso, il mio obiettivo è ispirarvi a cucinare con passione e gioia. Non vedo l'ora di condividere con voi tante idee gustose e di sentire le vostre impressioni sulle ricette! Iniziamo insieme questo viaggio delizioso nel mondo della cucina. Buona cucina a tutti!

Fave dei morti, rosse e croccanti


 le fave rosse!



Il giorno dei Morti, il 2 novembre, non è solo un giorno triste. Certo, si avverte la mancanza delle persone che abbiamo amato e non ci sono più, ma restano i retaggi di una cultura più antica, secondo la quale la morte era solo un passaggio. Nella cultura cattolica, che poi permea l’Italia, la morte è la strada che conduce al regno dei cieli, per cui non può essere vista in maniera totalmente negativa. Per questo, molte regioni italiane hanno inserito nelle loro tradizioni culinarie alcuni dolci per festeggiare degnamente questa giornata: ecco alcune idee di ricette di dolci da preparare in casa.




Fave da morto", "fave dei morti" o "fave dolci": pasticcini alla mandorla, di forma ovoidale e schiacciata, cosparsi di zucchero a velo; hanno l'aspetto di un amaretto, ma presentano una consistenza maggiore (Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche ed Umbria). Differenti, seppur sempre a base di mandorla, sono le "Favette dei Morti", presenti un po' in tutto il Nord-est, ma soprattutto in Veneto, a Trieste e in Friuli, sono di tre colori (panna, marroni e rosa) e variano dal croccante al morbido (Favette Triestine).
Ossa di morto, talvolta "ossa da mordere" italianizzando il piemontese "ossa d'mort": biscotti di consistenza dura, con mandorle ed albume d'uovo (Piemonte e Lombardia).
"Ossa di morto": biscotti dalla forma oblunga (Veneto), talvolta ricoperti da cioccolato (Sicilia).
In Sicilia, secondo la versione originaria, le "Ossa di morto" sono di consistenza molto secca e di colore bianco e marrone. Con zucchero, farina, albume e acqua di chiodi di garofano, vengono chiamate anche " Paste di Garofano". Molto spesso confuse con le " Mustazzola", le quali,invece, sono fatte con un impasto di miele e spezie, come il chiodo di garofano.
Le "Ossa di morto" sono presenti anche nel Senese, con origine a Montepulciano. Di consistenza friabile e di forma rotonda, sono impastati con le mandorle tritate.








Ingredienti:

225 g mandorle sbucciate

100 g farina 00

100 g di zucchero semolato

50 g burro morbido

1 tuorlo d'uovo

la buccia di 1/2 limone grattugiata

estratto di vaniglia

rosolio o alkermes q.b.

Tritate grossolanamente le mandorle (devono risultare grandi come un
 chicco di riso) e, mescolatele con lo zucchero. 
Aggiungete poi tutti gli altri ingredienti aggiungendo abbastanza rosolio in modo che l'impasto risulti morbido. Accendete il forno a 180 gradi e foderate una teglia con un foglio di carta da forno.
Stendete la pasta su una superficie infarinata, formate dei cilindri grossi come una grossa nocciola e schiacciateli col palmo della mano in modo da ottenere delle piccole fave spesse circa 1 cm. 
Ne dovranno uscire circa 50 pezzi. 
Spennellateci sopra il rosso d'uovo e fate cuocere per circa 10-15 minuti finché saranno
 diventate di un bel colore biondo facendo attenzione a che non brucino data la loro piccola misura.
Quelle che ho fatto io sono un pochino più grandi di una noce :))
Sfornatele, staccatele con delicatezza e fatele raffreddare.


Ricetta tratta da: http://www.mangiarebene.com/

Sono dispiaciuta e arrabbiata di vedere le mie ricette in giro nel web, copiate pari pari...Basta!

Sono dispiaciuta e arrabbiata di vedere le mie ricette in giro nel web, copiate pari pari...Basta!
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