La food blogger

Ciao a tutti! Mi chiamo Paola Brunetti e sono felicissima di darvi il benvenuto nel mio angolo virtuale dedicato alla cucina. Sono marchigiana e fin da piccolina ho avuto la fortuna di trascorrere ore in cucina con la mia mamma, che mi ha trasmesso non solo l'amore per il cibo, ma anche il piacere di condividere momenti speciali attorno a un buon piatto. La mia avventura culinaria è iniziata quando avevo solo dodici anni, quando ho comprato il mio primo libro di cucina – un tesoro che custodisco gelosamente! Le pagine logore raccontano storie di ricette provate e riprovate, di esperimenti culinari e di tanti piccoli successi. Ogni piatto che preparo porta con sé un pezzetto di me, delle mie radici e di quella tradizione che vorrei condividere con voi, In questo blog troverete ricette creative e semplici, perfette per chi, come me, ama sperimentare in cucina pur mantenendo un occhio alla praticità. Che si tratti di un antipasto sfizioso, un primo piatto avvolgente o un dolce goloso, il mio obiettivo è ispirarvi a cucinare con passione e gioia. Non vedo l'ora di condividere con voi tante idee gustose e di sentire le vostre impressioni sulle ricette! Iniziamo insieme questo viaggio delizioso nel mondo della cucina. Buona cucina a tutti!

Festa della mamma domenica 9 maggio: una tenera storiella e origine della festa

Domenica 9 maggio si festeggeranno tutte le mamme, io auguro alla mia e a tutte le mamme, un mondo di serenità e salute e vi dedico questa tenera storiella che ho trovato nel bellissimo sito di Laura





L'amore della mamma

Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicenne si presentò in cucina con un foglietto in mano.

Con aria stranamente ufficiale il bambino porse il pezzo di carta alla mamma e lesse quanto vi era scritto:

Per aver strappato le erbacce del giardino: 5 euro

Per aver ordinato la mia cameretta: 10 euro

Per aver preso due volte ottimo a scuola: 10 euro

Per essere andato a comprare il latte: 1 euro

Per aver portato fuori l'immondizia tutte le sere: 7 euro

Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): 15 euro

Totale: 48 euro

La mamma fissò il figlio negli occhi, teneramente.

La sua mente si affollò di ricordi.

Prese una biro e, sul retro del foglietto scrisse:

Per averti portato in grembo per nove mesi: 0 euro

Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: 0 euro

Per tutte le volte che ti ho consolato quando eri triste: 0 euro

Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: 0 euro

Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene che ti ho preparato: 0 euro

Per tutte le magliettine e i pantaloncini che ti lavo e ti stiro: 0 euro

Totale: 0 euro

Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio.

Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due lacrimoni fecero capolino dai suoi occhi e rigarono le sue guance.

Girò il foglio e sul suo conto scrisse: "Pagato".

Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.



Origini dell festa della Mamma

Quella dedicata alle mamme è una festa che si celebra in tutto il mondo.

In Italia la festa della mamma, fissata inizialmente per l’8 maggio, cade ora la seconda domenica di maggio, come in America; viene celebrata in questo mese perché una lunga tradizione vuole che esso sia il mese dei fiori.



Da qui deriva l’usanza di regalare alle mamme per l’occasione le rose, fiori dedicato alla Madonna, simboleggiante l’amore, ma anche la bellezza e la semplicità.



Le origini di questa ricorrenza risalgono all’antichità, quando presso le civiltà contadine politeiste di Greci e Romani essa veniva celebrata nei periodi dell’anno come il mese di maggio che, segnando il momento di passaggio dall’inverno all’estate, significavano l’ingresso in un periodo di prosperità e risveglio della natura.



Essa nacque quindi in stretta connessione con i riti di celebrazione delle divinità legate alla fertilità, in particolare con quelli dedicati alla “Grande Madre“, mamma intesa come divinità femminile venerata perché considerata portatrice di vita e fertilità.



Gli antichi Greci celebravano invece la festa in onore della dea Rea, madre di tutti gli Dei, dedicata per questo a tutte le madri.


Nel corso dei secoli la festa della mamma ha perso l’originale connotazione religiosa per assumerne una civile e si è legata a varie forme di celebrazione, tra cui anche la sagra.



L’ufficializzazione della Festa della mamma come festa civile avvenne nel 1907 negli Stati Uniti, quando Anna Jarvis, una donna di Philadelphia molto attaccata alla madre, iniziò dopo la sua morte a spedire lettere a ministri e membri del congresso nelle quali chiedeva che nel calendario fosse inserito un giorno festivo nazionale dedicato a tutte le mamme.



Fu così che il 10 maggio del 1908 a Grafton e poi, l’anno successivo, a Filadelfia, venne celebrata la prima festa della mamma.


Nel 1914 una delibera emessa dal presidente Wilson ufficializzò la festa della mamma come manifestazione pubblica dedicata alla celebrazione dei sentimenti di amore e riconoscenza per le madri del Paese, e di speranza per la pace; la data stabilita fu la seconda domenica di maggio.



In Italia la festa della mamma venne celebrata per la prima volta ad Assisi nel 1957, da don Otello Migliosi, parroco del piccolo borgo di Tordibetto.



La festa, diffusa anche negli altri paesi del mondo, viene festeggiata in diverse date; tra queste ricordiamo la seconda domenica di Febbraio in Norvegia, la seconda di Ottobre in Argentina e l’ultima domenica di maggio in Francia, dove la festa della mamma è vissuta come compleanno della famiglia. Danimarca, Finlandia, Turchia, Australia e Belgio festeggiano la mamma nello stesso giorno di Italia ed America, la seconda domenica del mese di maggio.



In tutte le parti del mondo, immutato è però il senso della festa dedicata alle mamme, riassumibile nel discorso che la pacifista americana Julia Ward Howe pronunciò nel 1870 in occasione della Proclamazione del Giorno della Madre:



“I nostri figli non ci verranno sottratti affinché disimparino tutto quello che noi siamo state in grado di insegnare loro sulla carità, la pietà e la pazienza”

Sono dispiaciuta e arrabbiata di vedere le mie ricette in giro nel web, copiate pari pari...Basta!

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