Tutti conosciamo il famigerato Torrone dei Morti, che in questo periodo, proprio a ridosso del giorno di Halloween, Ognissanti e della Commemorazione dei Defunti del 2 Novembre, si trova nei negozi di dolciumi e in tutte le pasticcerie della Campania. Qual è la storia del torrone e com’è legato al giorno dei morti?
Il Torrone dei Morti, denominato così in onore di Antonio da Casoria, prende questo nome proprio dalla tradizione antica legata alla preparazione di questo dolce, che veniva cucinato come omaggio al proprio caro per accompagnarlo nell’ultimo viaggio.
Questa ghiotta prelibatezza era anche un modo per rendere più “sopportabile” una giornata come il 2 Novembre che in genere è accompagnata da sentimenti di nostalgia e tristezza, nel ricordo di persone care che non ci sono più.
Non si tratta ovviamente del torrone classico, quello duro con le mandorle per intenderci, ma è anzi morbido e cremoso, in genere si scioglie in bocca, tanto è vero che a Napoli lo chiamano “muollo”.
Ho fatto anche io il "Torrone dei morti", ma alternativo ;)
Ho usato il l riso soffiato e la granella di mandorle al posto delle nocciole.
Ingredienti:
gr 100 cioccolato al latte (per la camicia del torrone)
gr 100 cioccolato bianco
gr 100 cioccolato latte
gr 200 crema di cioccolato bianco
gr 50 riso soffiato
gr 200 cioccolato fondente
gr 200 crema di nocciole
granella di mandorle q.b.
Fondere a bagnomaria il cioccolato al latte e rivestire uno stampo piccolo rettangolare, meglio di silicone e farlo solidificare in frigo. Nel frattempo sciogliere il cioccolato bianco, con quello al latte e la crema bianca sempre a bagnomaria e versarci, fuori dal fuoco il riso soffiato e amalgamare bene. Versarlo nello stampo e livellare bene e riporlo di nuovo in frigo. Di nuovo sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente e la crema di nocciole e poi aggiungere la granella di mandorle e versarlo sulla crema bianca precedente. Tenere il dolce in frigo. Si conserva per 3/4 giorni.